Nel mondo degli oli e degli aceti aromatizzati, due tecniche si contendono la scena: aromatizzazione e infusione. Pur perseguendo lo stesso obiettivo – arricchire un condimento con sapori distintivi – differiscono profondamente per approccio e risultato.
L’aromatizzazione consiste nell’aggiungere essenze concentrate o aromi estratti direttamente all’olio o all’aceto. Questo metodo garantisce un gusto intenso, stabile e immediatamente riconoscibile. È ideale per chi cerca uniformità, lunga conservazione e note aromatiche decise.
L’infusione, al contrario, è un processo lento e naturale. Ingredienti freschi o secchi – come erbe, spezie o agrumi – vengono immersi nel liquido per giorni, rilasciando progressivamente le loro sfumature. Il risultato è un sapore più delicato e complesso, spesso unico, perfetto per produzioni artigianali.

Il brevetto registrato da tuscany per la produzione di oli infusi, in particolare, garantisce un vantaggio al momento non pareggiabile sul mercato, consentendo tempi di infusione contenuti ed una maggior resa siaquantitativa che qualitativa.
In sintesi, l’aromatizzazione privilegia la precisione e la standardizzazione; l’infusione esalta l’autenticità e la creatività. Due strade diverse, ma entrambe capaci di trasformare un semplice condimento in un’esperienza di gusto.